Con oltre 60 edizioni in venticinque città tra l’America e l’Europa, sin dal 2008 si presenta questo meraviglioso seminario. La Mente che Mente ha sostenuto migliaia di persone che hanno voluto integrare il trauma della nascita. Un trauma che ha un’influenza profonda e sostanziale sulla percezione che abbiamo di noi stessi e la cui impronta emotiva costituisce il punto di partenza per le nostre convinzioni e credenze limitanti, portandoci a l’identificazione con queste sensazioni primarie.

La importanza della integrazione e liberazione dal trauma della nascita e sempre più riconosciuta come un passaggio di vitale importanza nella nostra crescita personale e nel raggiungimento di un equilibrio emozionale.

La nostra storia personale ha una archivio inconscio di informazioni che abbiamo ricevuto dal nostro concepimento, fino alla nostra nascita, modalità che è già un riflesso del impatto di questa informazione.

Una pioggia di neurotrasmettitori ci informa per nove mesi dello stato emozionale di nostra madre é attraverso la sua percezione del ambiente intorno. Siamo desiderati? Desirati del sesso opposto? Hanno tentato di abortirmi? Era una situazione economica difficile? La relazione della coppia era in difficoltà, sono frutto di un abuso o un tradimento? Venivo insieme a un gemello e lui si è riassorbito? É morto un fratello prima della mia nascita? Ci stato un aborto prima di me? Sono nato con il forcipe o la ventosa? Sono un cesareo? Sono stato trattenuto? oppure un parto indotto? tutte queste circostanze sono parte dei pezzi di un puzzle che conformano il nostro mondo emozionale il più delle volte sconosciuto a noi stessi e anche per questo ingestibile, finiamo per vivere e agire con lo stesse grado de incoscienza con cui respiriamo: in modo automatico, rispondendo alla vita con la interpretazione emozionale data della nostra nascita e di una serie di traumi avuti durante la nostra crescita e anche di conflitti, patti, contrati delle generazione che ci hanno preceduto.

Imparare ad utilizzare consapevolmente il nostro respiro equivale a entrare in contatto con le memorie cellulari più profonde a mettere ordine nel nostro mondo emozionale, liberando la energia traumatica che ne rimane imprigionata nei sistemi che la conformano.

Il respiro é il ponte di accesso e di ascolto verso la nostra essenza, e il rivelatore delle nostre emozioni profonde, dei nostri sogni più intimi, e il canale che da voce al nostre maestro interiore che possiede le risorse e le risposte più adatte a rendere la nostra vita una meravigliosa e straordinaria e sana avventura.

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